Nel trekking riscontramo vari tipi di itinerari tutti molto diversi e suggestivi. A seconda delle nostre preferenze o esigenze possiamo seguire il giusto percorso. In Italia gli itinerari da trekking sono molteplici grazie anche alla particolarità del suolo italiano. Da nord a sud, infatti, troviamo una enorme quantità di percorsi che ci permettono di praticare questo sport.
Qui di seguito vengono elencati tre itinerari molto importanti in cui è essenziale un abbigliamento adeguato :
- Passo Pordoi - Piz Boè
- Sentiero dei fiori
- Traversata dell'Etna
Passo Pordoi - Piz Boè
È la cima più alta del gruppo del Sella, il massiccio che si estende al centro dei 4 passi e che domina la Val di Fassa, la Val Gardena, la Val Badia e naturalmente la valle di Arabba.
Può essere considerato il “tremila” più frequentato delle Dolomiti per il facile accesso, grazie alla funivia del Sass Pordoi.
Accesso
Gli itinerari descritti partono dal Passo Campolongo, Arabba e Passo Pordoi, che si raggiungono facilmente dalla altre valli. Il paese di Arabba è l'ideale per partire.
L'itinerario
Dalla funivia Pordoi comincia il sentiero che in direzione nord est porta alla Forcella Pordoi. Da qui si continua fino ad un bivio che da una parte porta verso il Rifugio Boé e dall’altra al Piz Boé. Si sale superando diverse terrazze e gradoni rocciosi fino ad un tratto un po’ più ripido e scivoloso ben attrezzato con cavo d’acciaio fino agli ultimi metri che conducono alla Capanna Fassa posta sulla cima. Vi sono diverse possibilità di discesa dalla cima, la più semplice delle quali è il rientro sui propri passi, ma volendo seguire un percorso ad anello è interessante scendere verso nord in direzione del sottostante Rifugio Boé. Si segue la cresta in discesa percorrendo l’ultimo ripido tratto di sentiero caratterizzato dai grandi tronchi di sostegno. Dal Rifugio si rientra verso la funivia per facile sentiero in quota che si ricongiunge al percorso di salita.
Difficoltà del percorso
Si tratta di un percorso piuttosto semplice con un leggero dislivello in salita (350 m), ma che si svolge in quota.
Sentiero dei Fiori
Questo itinerario, che porta dal Passo Tonale in breve con la telecabina al Passo Paradiso, percorre la prima linea Italiana durante le Grande Guerra attraverso un’aerea traversata in quota dai panorami mozzafiato fino al Rifugio Città di Trento
Itinerario
Dal Passo Paradiso, si inizia a camminare per morene e facili roccette e si arriva a Passo Castellacio (2963 metri), in cui trviamo varie testimonianze della Grande Guerra. Da qui, si scorgono panorami mozzafiato e ci si dirige verso la cima del Corno di Lagoscuro (3166 metri) percorrendo il “Sentiero attrezzato dei Fiori”, una parte della prima linea che contrapponeva i soldati italiani a quelli dell’impero austro-ungarico durante la Questo percorso, recentemente risistemato, va affrontato con un’adeguata attrezzatura da montagna. Raggiunta la vetta, si scende verso il Passo del Lagoscuro, altra zona ricchissima di testimonianze storiche, per risalire alla vicina Cima Payer (3056 metri). Dopo si giunge al Rifugio Città di Trento (2449 metri) nella meravigliosa Conca del Mandrone, dove è possiibile vvistare camosci e stambecchi.
Difficoltà
Percorso non troppo impegnativo. Molto suggestivo.
Traversata del'Etna
Il percorso di sci-alpinismo è abbastanza impegnativo, tranne il primo tratto che viene effettuato con una moderna telecabina, la cui stazione di partenza si trova a quota 1900 metri, versante sud dell’Etna (piazzale Funivia dell’Etna - Rifugio Sapienza), da dove si effettua la risalita con guida alpina-vulcanologica fino a quota 2.500 metri (zona Montagnola).
Itinerario
Dalla stazione di arrivo della funivia, si prosegue con la guida con sci d’alpinismo per raggiungere e visitare i luoghi interessati dall’ultimo evento eruttivo (ancora oggi è attualmente in corso l’attività effusiva e dei parossismi al cratere di Sud-Est), per poi proseguire alla volta della zona sommitale (quota 3.300 m).
Da questo punto si ha la possibilità di visitare i crateri attualmente in attività sull’Etna (cratere centrale che si divide in Bocca Nuova e Voragine, Cratere di Sud-est e Cratere di Nord-Est) oltre che di ammirare uno splendido panorama di buona parte della Sicilia orientale, in particolare la costa ionica, e se la limpidezza dell’orizzonte lo permette, fino alla Calabria e alle isole Eolie.
Dopo aver effettuato la visita ai crateri sommitali, si prosegue in direzione nord-ovest alla volta dell’osservatorio vulcanologico di Pizzi Deneri e di Piano delle Concazze, dove si effettuea una breve sosta e da dove si inizia la splendida discesa lungo il versante nord dell’Etna, alla volta del centro turistico di Piano Provenzana, quale punto di conclusione dell’itinerario. La discesa avviene lungo il cosiddetto canalone di Quarantore.
Difficoltà
Si tratta di un percorso molto difficile da praticare ma sicuramente suggestivo ed affascinante.