Non hai seguito i consigli per correre in inverno e adesso ti ritrovi inaspettatamente con un bel raffreddore? Sei andato a correre con la pioggia e adesso ti senti raffreddato? Tutto ciò, purtroppo, finisce per ripercuotersi sulla tua tabella di allenamento.

Quando ci si sente raffreddati, infatti, spesso non si sa se sia bene allenarsi nonostante la debolezza, oppure se sia meglio saltare l'allenamento. Si ritarderebbe però, la tabella di marcia che ci si è imposti. Che cosa fare allora? Si può correre con il raffreddore? Oppure è preferibile riposarsi qualche giorno, con il rischio di compromettere i risultati raggiunti sino a quel momento?

Si può correre quando si ha il raffreddore?

La risposta, contrariamente a quanto generalmente si pensa, forse ti stupirà. Sí, si puoi correre anche con il raffreddore. Praticare sport in modo moderato, infatti, consente di aumentare le difese immunitarie, anche per le ore successive allo sforzo, favorendo la ripresa dell'organismo.

Non solo. Un altro buon motivo per allenarti anche quando ti senti un po' influenzato è che può aiutarti a... farti passare il raffreddore! La cosa, del resto, non deve stupire. Fare attività fisica rende il corpo, e quindi anche il sistema immunitario, più resistente. Il tutto a patto di non esagerare con gli esercizi e non affaticarsi troppo, per evitare di ottenere l'effetto contrario. Correre quando avverti i primi sintomi di raffreddore, quindi, è un toccasana per eliminare i microbi e per riaprire le vie respiratorie.

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Quanto ora detto, però, vale solo se sei afflitto da sintomi lievi di raffreddore. Non dovresti mai affrontare un allenamento in presenza di sintomi più gravi o se hai appena fatto un vaccino. In questi casi, infatti, devi rimandare l'allenamento al momento in cui i citati sintomi sono spariti.

Spesso, però, non è facile capire se si è in presenza di un lieve colpo di freddo o di una situazione più grave in cui sarebbe meglio fermarsi qualche giorno per recuperare le forze. A questo proposito, peró, esistono vari metodi per capire da soli se è possibile correre, oppure se è meglio rinviare l'allenamento fino alla completa ripresa.

Come capire se si può correre con il raffreddore?

Il primo metodo, forse un po' scontato ma molto attendibile, è vedere se hai la febbre, oltre ai classici sintomi influenzali (come starnuti, naso chiuso, ecc.). La febbre, infatti, è un prezioso indicatore della salute del corpo. In altre parole, puoi correre solamente quando non hai febbre. Per capire se hai o no la febbre devi verificare con un termometro la temperatura del tuo corpo. Se la temperatura è più alta di almeno un grado rispetto alla temperatura normale (generalmente tra 36,5 e 37,2 gradi), sarebbe meglio che tu evitassi di correre. La febbre, infatti, può provocare sbalzi di temperatura. La corsa in simili condizioni, oltre a sforzare eccessivamente il sistema immunitario, potrebbe disidratare l'organismo, peggiorando la situazione.

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In assenza di febbre, lo stesso discorso può farsi per la frequenza cardiaca. Rinvia l'allenamento se il battito cardiaco risulta più elevato del solito, quando sei a riposo. Evita di sottoporre l'organismo ad uno stress eccessivo, tanto più se già si è debilitati dai sintomi del raffreddore.

Un'altra utile tecnica per stabilire se si è pronti o no per l'allenamento quotidiano, molto utilizzata anche dagli sportivi professionisti, è il cosiddetto "test del collo". Se la zona che ti fa male è situata sopra il collo, come ad esempio quando senti il naso un po' chiuso e starnutisci, puoi allenarti senza alcun problema. Se, invece, senti dolore al di sotto del collo, sarebbe meglio evitare. In particolar modo quando avverti dolori muscolari, mal di gola, nausea o dolori addominali. Se, infatti, correre quando hai dolori al di sopra del collo può essere un ottimo metodo per guarire velocemente, allenarti quando provi fastidio nella zona inferiore al collo potrebbe, al contrario, essere dannoso. Renderai più lunga la fase di recupero dal raffreddore.